Il colon irritabile, noto anche come sindrome dell’intestino irritabile (IBS), è un disturbo gastrointestinale molto diffuso che colpisce milioni di persone in tutto il mondo.

Questa condizione può influenzare in modo significativo la qualità della vita di chi ne soffre, causando sintomi fastidiosi come dolore addominale, gonfiore e alterazioni del transito intestinale.

Nonostante non sia una malattia grave, il colon irritabile può risultare debilitante e difficile da gestire. Comprendere le cause, riconoscere i sintomi e adottare una corretta alimentazione è fondamentale per ridurre l’impatto di questa sindrome sulla quotidianità.

Colon irritabile: sintomi principali

Il colon irritabile si manifesta con una serie di sintomi che possono variare da persona a persona, ma tra i più comuni troviamo:

  • Dolore e crampi addominali: spesso localizzati nella parte inferiore dell’addome e associati a movimenti intestinali;
  • Gonfiore e distensione addominale: sensazione di pienezza che peggiora dopo i pasti;
  • Alterazioni dell’alvo: periodi di diarrea alternati a stitichezza;
  • Presenza di muco nelle feci: un segnale distintivo del colon irritabile;
  • Sensazione di evacuazione incompleta: anche dopo essere andati in bagno, si può percepire il bisogno di evacuare nuovamente;
  • Affaticamento e disturbi del sonno: spesso associati ai sintomi intestinali.

Questi sintomi possono manifestarsi in modo intermittente e sono spesso scatenati da stress, alimentazione scorretta o squilibri nella flora intestinale.

Colon irritabile: cause principali

Le cause del colon irritabile non sono ancora completamente chiare, ma diversi fattori possono contribuire allo sviluppo della sindrome:

  1. Disbiosi intestinale: uno squilibrio nella flora batterica può favorire l’infiammazione;
  2. Fattori psicologici: stress, ansia e depressione sono spesso associati al colon irritabile;
  3. Intolleranze alimentari: alcuni cibi possono peggiorare i sintomi;
  4. Infezioni intestinali pregresse: alcune persone sviluppano colon irritabile dopo un’infezione gastrointestinale.
colon irritabile

Colon irritabile: cibi da evitare

L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella gestione del colon irritabile. Alcuni alimenti possono essere responsabili o peggiorare i sintomi e dovrebbero essere evitati o ridotti. È fondamentale affidarsi ad un professionista per indagare sulle cause e capire così quali sono gli alimenti responsabili, altrimenti si rischia di escludere tantissimi alimenti senza venire a capo del problema. Di solito i principali responsabili sono il glutine, non per la celiachia, ma per una sensibilità al glutine, meno grave della prima, ma comunque impattante e il lattosio. Dopo un attenta anamnesi si procede quindi escludendo completamente dalla propria alimentazione uno o entrambi questi componenti per un mese. Nella maggior parte dei casi i sintomi migliorano fino quasi a scomparire al termine del mese, quando non succede allora bisogna indagare su altre componenti degli alimenti che posso dare questo problema attraverso la dieta FODMAP.

La dieta FODMAP ( Oligosaccaridi, Disaccaridi, Monosaccaridi e Polioli Fermentabili) è una dieta abbastanza limitante, in fase iniziale, visto che si basa sull’esclusione temporanea di tutti gli alimenti che contengono una buona quantità di almeno un composto che può fermentare dando problemi intestinali. Si escludono quindi tantissimi alimenti per un periodo di 6 settimane e questo porta ad un netto miglioramento dei sintomi, poi si procede reintegrando un gruppo di alimenti alla volta per capire quali portano alla ricomparsa dei sintomi in modo da identificali ed escluderli per sempre dalla propria alimentazione.

Colon irritabile: cosa mangiare

Una dieta bilanciata e povera di alimenti irritanti può aiutare a gestire i sintomi del colon irritabile. Alcuni alimenti consigliati includono:

  • Carboidrati a basso contenuto di FODMAP: riso, quinoa, patate e avena;
  • Proteine magre: pollo, tacchino, pesce e uova;
  • Verdure ben tollerate: zucchine, carote, spinaci e cetrioli;
  • Frutta a basso contenuto di zuccheri fermentabili: banane, agrumi e kiwi;

Conclusione

Il colon irritabile è un disturbo fastidioso ma gestibile con la giusta attenzione. Una dieta adeguata, uno stile di vita sano e il supporto medico possono migliorare notevolmente la qualità della vita di chi ne soffre.

Se sospetti di avere il colon irritabile, è importante consultare un medico per una diagnosi accurata e una gestione efficace dei sintomi. Con le giuste strategie, è possibile convivere con questa condizione in modo sereno e senza eccessive limitazioni.

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Dott. Alessandro Modena, nutrizionista a Milano.